Provincia di Torino
La Provincia di Torino, fa parte del territorio del Piemonte con oltre 2,2 milioni di abitanti.
La provincia confina a est con le Province di Biella, a nord con la Valle d'Aosta, di Vercelli, di Asti e di Alessandria, a sud con la Provincia di Cuneo, a ovest con la Francia.
La città del Piemonte, Torino è capoluogo regionale e dell'omonima provincia, residenza arcivescovile e universitaria, enorme centro industrializzato, culturale e commerciale fra i maggiori d'Italia, e arriva a circa 1.200.000 abitanti.
La seconda città per ampliamento del Piemonte dopo Cuneo, si estende dal crinale delle Alpi Graie e Cozie al Monferrato, dal massiccio dalla Serra d'Ivrea e del Gran Paradiso alla valle del Pellice.
L'importanza dell'industria torinese è quella meccanica e metallurgica, principalmente nel settore automobilistico, come la Lancia e specie la Fiat, che ha nella circoscrizione torinese molteplici industrie, producono aeroplani, automobili, trattori, automotrici, autoveicoli industriali, motori per aerei e navi, ecc.
Altri rami industriali fondamentali sono anche il tessile, metallurgico, siderurgico, chimico, enologico ed alimentare con la produzione di aperitivi e liquori di fama mondiale. Rammentiamo ancora il rilievo delle sue industrie editoriali ed grafiche.
Alcune fonti enunciano che la ex “Taurasi” fu occupata nel 221 a. C. da Annibale, che ai tempi di Giulio Cesare era già un rilevante centro commerciale e che nel 69 d.C. era rappresentata dai latini col nome di “Augusta Taurinorum”.
Dopo essere passata nelle mani dei Romani, diventò capitale di ducato sotto i Longobardi e di Contea con i Franchi. Verso la metà del X secolo, fu creata la marca di Torino, fino a quando i Savoia non provarono di impossessarsi ma furono intralciati dai vescovi e dall’aumento delle autonomie cittadine che andavano allargandosi sempre di più. Ma dopo esser passata sotto il comando degli Angioini, i Savoia ottennero ad impossessarsi.
Occupata dai Francesi dal 1536 al 1562 fu rimandata nel 1563 a Emanuele Filiberto che la fece divenire capitale del ducato e la città riprese ad aumentare di popolazione.
Durante la guerra civile fu più volte devastata fino a divenire nel 1713 capitale del Regno di Sardegna. Nel 1861, con l'Unità d'Italia, Torino divenne la prima capitale dell’Italia, ma nel 1864 la capitale venne traslocata a Firenze, e poi definitivamente a Roma, Torino ebbe una fase oscuro.
Durante la seconda guerra mondiale fu una tra le città interpreti della resistenza armata contro il nazi-fascismo.
Oggi a Torino è presente l'università, di cui viene augurato l’allontanamento dal centro, conta insieme con il politecnico e con l'Istituto superiore di educazione fisica oltre 50.000 studenti universitari.
Arrivando a Torino possiamo visitare il centro della parte antica della città: piazza Castello, al cui centro si può osservare Palazzo Madama. Il grande palazzo contiene la storia della città e oggi ha sede il Museo Civico di Arte antica. Poco lontano scrutiamo il settecentesco Teatro Regio, riedificato in forme moderne e attivato nel 1973.
Si può vistare la cappella della Sacra Sindone, che contiene la Sacra Sindone sull'altare maggiore; e il Santuario della Consolata, innalzato nel 1678, con la romanica torre campanaria dell’XI secolo.
Nelle vicinanze di Torino si possono visitiamo: la basilica di Superga, con una lapide che rammenta la disgrazia aereo del 1949, nel quale persero la vita i giocatori, accompagnatori e tecnici della squadra di calcio "Torino"; Pino Torinese, formato da edifici barocchi che si sporgono lungo la via maggiore; Pecetto Torinese, un piccolo centro collocato vicino il colle della Maddalena; e Venarìa Reale, con la sfavillante piazza dell’Annunziata, un Castello del 1600, ed una tenuta a nord-ovest della cittadina detta “La Mandria”.
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