Parchi in Piemonte
La legge istitutiva dei Parchi Piemontesi ha compiuto più di trent'anni. Approvata dal consiglio regionale il 30 Aprile 1975, la legge sulle aree protette non ebbe vita facile; accolta con entusiasmo da molti, contestata o subita con diffidenza da altri.
Fu una scelta giusta? A distanza di qualche decennio possiamo tranquillamente dare una risposta. Ebbene si. E' stata una scelta giusta e necessaria nonostante le critiche, a volte giustificate.
Laghi di Avignana, Orsiera Rocciavrè, Gran Bosco di Salbertrand, Val Troncea, in questi ultimi anni hanno lavorato su obbiettivi comuni con il Parco del Po Cuneese (Monviso) ed il Parco regionale Francese del Queyras coprendo cosi gran parte delle Alpi Cozie e producendo diversi progetti Interreg finanziati dalla comunità europea.
La maturità raggiunta ci ha consentito di superare una fase quasi esclusivamente difensiva e conservativa delle aree Parco per considerare l'ambiente naturale dentro e fuori Parco, come la più importante e insostituibile risorsa del territorio alpino pedemontano.
Con regione, provincia, Comunità montane e Comuni, integrando i vari livelli di pianificazione territoriale, i Parchi dovranno diventare, in quanto enti strumentali della Regione, parte attiva nella programmazione e nella progettazione di interventi avendo come obbiettivo condiviso, prioritario e vitale per le nostre valli , lo sviluppo sostenibile ed eco-compatibile.
- Ricerca scientifica su ambiente e territorio d'intesa con Università;
- Educazione ambientale con le scuole e gli adulti;
- Recupero e valorizzazione del patrimonio artistico storico e architettonico;
- Valorizzazione della cultura, delle tradizioni e delle lingue minoritarie;
- Supporto tcnico ed economico al mantenimento e sviluppo delle attività agro-silvo-pastorali;
- Incentivazione del turismo sostenibile compresa la costruzione o la ristrutturazione di rifugi, posti tappa, bivacchi in quota;
- Conservazione e tutela del paesaggio, della flora e della fauna.
Queste sono alcune della ttività più importanti che i Parchi hanno condotto negli anni.
Non vale forse la pena proteggere questa natura meravigliosa, patrimonio di tutti, da trasmettere in eredità alle nuove generazioni?
testi di :
Carlo Scarpa, Riccardo Joannas, Mauro Deidier, Remo Tabasso.
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