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Agricoltura del Piemonte

Prodotti agricoli, coltivazioni e aziende agricole in Piemonte

L’ agricoltura della regione Piemonte, pur moderna, ha un ruolo modesto (3,8% degli attivi, 2% del PIL). Il settore principale è l’allevamento bovino da carne (20% del prodotto agricolo totale) raggruppato nel cuneese.

Infatti nel cuneese che si è allevata la razza bovina autoctona Piemontese, in passato impiegata per la produzione di carne, di latte e per il lavoro, oggi allevata principalmente per la produzione della carne, di alta qualità, adatta per la preparazione di ottimi piatti tradizionali e non solo.

Inoltre molti studi hanno provato che la carne bovina di Razza Piemontese è particolarmente povera di grasso: lo 0,5 - 1% contro il 3% delle altre specie di bovine.

Grazie al piccolo contenuto di colesterolo, essa si fa coincidere come molto più magra di altre carni bianche e, perfino, di molte tipi di pesci, ottenendo numerosi riconoscimenti come una delle più buone carni a livello mondiale per i suoi valori nutrizionali.

Si caratterizza per di più, per una insufficiente presenza di tessuto connettivo tra le fibre muscolari, che la rendono tenera alla masticazione.

Questa peculiarità deriva, oltre che da un principio genetico, da uno sviluppo verificato. Uno sviluppo che non rispetti i ritmi naturali porta, infatti, ad un aumento sovrabbondante dei connettivi con successivo indurimento della carne.

Un altro prodotto noto in tutto il mondo è il tartufi d’Alba, dove la capitale delle Langhe ha avuto il grande valore di saper ottimizzare per prima, da oltre cento anni, questo eccezionale fungo sotterraneo. Un tragitto che è iniziato di pari passo con il successo mondiale dei ottimi vini della zona dell’albese, primi tra tutti il Barbaresco e Barolo.

Un altro prodotto che non possiamo scordare è il riso che il Piemonte è la prima regione risicola con oltre114.400 ettari, un'altra coltivazione rilevante è il granoturco, poi il frumento e dalla frutta. La produzione del vino è di ottima qualità: Barbaresco, Barbera, Nebbiolo, Barolo, Dolcetto e Grignolino.

il Piemonte è anche la patria del cioccolato, come Il gianduiotto, il cioccolatino conseguito amalgamando zucchero, cacao e la celebre nocciola “Tonda Gentile” delle Langhe, oppure la crema alla gianduia, con nocciole e cioccolato, il bicerin, infuso caldo a base di cacao, caffè e latte, l’alpino, composto dal cioccolatino gianduia riempito di crema alcolica, sono tutte produzioni nate dalla grande bravura dei artigiani piemontesi.

Oggi Torino e il suo dipartimento si rappresentano come uno dei più grandi centri italiani per la trattamento del cioccolato, con una produzione di oltre 85mila tonnellate ed un ricavo di circa 850 milioni di euro, che coincidono al 35,7% della produzione italiana ed al 34,2% del fatturato italiano “dati 2002”.

Per questo nel Piemonte sono presenti grandi industri come la Ferrero, Streglio, Caffarel, Pernigotti, Novi, e una miriade di piccole aziende artigianali a che lavorano, secondo l’antica tradizione cioccolatiera piemontese.

Quanto ai formaggi tipici piemontesi, abbiamo il bross è un prodotto di lunga stagionatura a base di robiole fresche mantecate con grappa e vino bianco secco per sette settimane in luogo fresco. Sicuramente quello più famoso è il castelmagno del Cuneese che come il morianengo del Moncenisio è stagionato e deve il suo gusto alla muffa che lo percorre.

Il frachet è il formaggio tipico del Biellese predisposto con il latte coagulato mescolato a gorgonzola e grappa mentre le paglierine sono formaggelle fresche, piatte e tonde maturate su stuoie di paglia che hanno una sottile crosticina.




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