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Parco Naturale del Gran Bosco di Salbertrand

Il Gran Bosco

Parco Naturale del Gran Bosco di Salbertrand : 3774 ha di superfice; in provincia di Torino; anno di istitutzione 1980.

Il principale motivo di istituzione del Parco risiede nel particolare valore naturalistico del Gran Bosco vero e proprio: 700 ettari di foresta mista di abete bianco e abete rosso, unica nel panorama della vegetazione piemontese. Attualmente la specificità di questa foresta è legata alla cospicua presenza dell'abete rosso, raro nelle Alpi Occidentali, causa il clima continentale ad aridità estivai è quindi probabile che la sua diffusione nel Gran Bosco abbia due cause principali: un microclima particolare con ristagno di umidità atmosferica e l'esistenza di un ecotipo resistente all'aridità estiva. Per queste ragioni, unite al vigore vegetativo e alla buona conformazione dei fusti, i popolamenti in questione (unitamente al Larice e al Pino cembro) sono stati inseriti nel Libro nazionale dei boschi da seme e destinati a fornire materiale di propagazione utilizzato poi in rimboschimenti su tutto il resto delle Alpi.

Fauna Parco
La grande varietà di ambienti e di specie floristiche, costituisce un habitat ideale per una fauna altrettanto ricca. La sola avifauna conta una settantina di specie nidificanti, con una alta percentuale di quelle propriamente alpine. Importante è la presenza di quattro specie di ungulati: il CAMOSCIO, da sempre presente in zona; il CINGHIALE la cui componente genetica originaria è ormai quasi scomparsa a causa di ibridazioni ed incroci.
Il CERVO e il CAPRIOLO introdotti nei primi anni '60 dall'Amministrazione Provinciale della Caccia e che in assenza di predatori naturali hanno avuto una vera e propria esplosione demografica causando notevoli danni alle foreste dell'intera Alta Valle di Susa.
Programmi di riequilibrio faunistico consistenti in abbatti menti selettivi e catture per ripopolamenti di altri territori sono stati e saranno utili per cercare di mantenere il giusto equilibrio tra presenza animale e forestale. Un nuovo ed insperato aiuto in tal senso è arrivato dalla ricomparsa del LUPO, la cui presenza  accertata e continua a partire dal 1997 è oggetto di tutela e di studio.

Flora Parco
La grande varietà degli ambienti del Parco consente la presenza di oltre 600 specie vegetali, tra cui tutte
le più importanti specie forestali del Piemonte. AI confine con i prati del fondo valle troviamo una certa la diffusione di latifoglie, tra le quali FRASSINI, BETULLE, ACERI ed ONTANI ed esigui popola menti di FAGGIO, nonché la presenza di alcuni piccoli nuclei di TASSO.

Come ci si innalza di quota si entra nel regno delle conifere. Nelle zone più aride e più assolate e sui  suoli particolarmente superficiali e rocciosi incontreremo il PINO SILVESTRE talvolta ricoperto da grossi cespugli di vischio. Tra i 1300 e i 1800 metri regnano incontrastati l'ABETE BIANCO e l'ABETE ROSSO che si diffondono fino al confine orientale del Parco. Verso il limite superiore dell'abetina troviamo una fascia di transizione in cui si aggiungono il LARICE e il PINO CEMBRO che prendono il sopravvento al di sopra dei 2000 metri di quota. Il cembro è presente anche in formazione pura molto rara nelle Alpi Occidentali con la bellissima cembreta del Piccolo Bosco.
Degna di nota la presenza di due specie erbacee rare: la CORTHUSA MATTHIOLl una primulacea con poche stazioni sul versante meridionale delle Alpi e la MENYANTHES TRIFOLIATA, caratteristica delle zone con acqua stagnante un tempo largamente diffusa nelle risaie del Piemonte ed oggi praticamente scomparsa. L'interesse per la sua presenza nel Parco deriva dalla eccezionalità della quota a cui si trova (2350 m. circa).

Ente Gestore: Ente di Gestione del Parco Naturale del Gran Bosco di Salbertrand;
Sede amministrativa: via Fansuà Fontan,1 -10050 Salbertrand (To);
Tel: 0122/854720; Fax: 0122/854421;
E-mail : parco.salbertrand@ruperpiemonte.it;
Sito web: www.parks.it/parco.gran.bosco.salbertrand




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